venerdì 2 ottobre 2009


Hayao Miyazaki

Hayao Miyazaki è un autore di fumetti, animatore, sceneggiatore, regi
sta e produttore giapponese di anime di fama internazionale.


Miyazaki nacque il 5 gennaio 1941 a Tokyo. Nonostante la guerra, la sua infanzia trascorse tranquilla, grazie ad una famiglia agiata. Le vicende della sua vita sono spesso oggetto di ispirazione per le sue opere.


Le serie animate e il primo film




Nel 1971 Miyazaki, insieme ai colleghi, diresse alcuni episodi della prima serie di Lupin III.






Furono affidati a lui il progetto e l'organizzazione
di scena in Heidi
del 1974 (da un racconto svizzero);







Anna dai capelli rossi del 1979 (Canada).











Del 1978 è la serie animata Conan, il ragazzo del futuro,
molto famosa in Italia, tratta dal romanzo per ragazzi The incredible tide di Alexander Key. Di essa fu regista, nonché curatore delle scenografie e degli storyboard.









Nel 1982 la rivista Animage iniziò la pubblicazione del manga Nausicaä della Valle del Vento disegnato esclusivamente da Miyazaki e riuscì a convincere l'artista a sceneggiare e dirigere un film tratto dal manga. L'anime Nausicaä della Valle del Vento, uscì nelle sale nel 1984.






Il successo ottenuto dal film permise al regista di fare il grande salto: fondare uno studio di produzione proprio. Nel 1985, da Miyazaki nacque lo Studio Ghibli (dal nome dell'aereo italiano della Seconda Guerra Mondiale, tratto a sua volta da Ghibli, vento caldo del Sahara), luogo in cui i due registi si sarebbero potuti esprimere con la libertà che la loro creatività richiedeva e con le necessarie coperture finanziarie.


Il primo lungometraggio dello studio vide la luce nel 1986: Laputa: castello nel cielo che narrava dell'avventura di due ragazzi, sulle tracce di una misteriosa e magica isola fluttuante nel cielo.


Nel 1988, Miyazaki presentò Tonari no Totoro, poetica favola moderna sull'incontro di due bambine con un essere magico chiamato Totoro (la cui sagoma fu poi scelta come logo dello Studio) premiata come miglior film dell'anno in Giappone.





Nel 1989 con Kiki consegne a domicilio iniziarono i successi al botteghino. Con essi l'ingrandimento dello Studio, la produzione di diversi film d'animazione, assunzioni permanenti di collaboratori, l'aumento dei costi e dei rischi: tutto questo ebbe come conseguenza un aumento delle politiche di marketing da parte dello Studio Ghibli.



Nel 1992 Miy
azaki portò a termine Porco Rosso , il cui titolo rimaneva in italiano anche nelle altre lingue: esso narrava le avventure di un pilota di caccia dal volto di maiale, leggenda dell'aviazione italiana all'inizio degli anni trenta.





In questi anni il regista diven
ne spesso anche sceneggiatore, produttore e responsabile di molti altri processi, nei propri film e in altri prodotti da Ghibli.


Dopo alcuni anni di lavorazione uscì nel 1997, Principessa Mononoke che batté ogni record di incassi in Giappone e collezionò numerosi premi. Era un film che inscenava il difficile rapporto tra l'uomo e la natura (e tra gli uomini stessi), il suo lato violento e quello armonioso, all'interno di un'atmosfera mistica popolata di dei ed era ambientato in Giappone nel Periodo Muromachi (1333-1568).



In quest'occas
ione Miyazaki affermò di volersi dedicare ad altri ruoli all'interno dello Studio Ghibli, lasciando la regia ai giovani autori nel frattempo cresciuti alla sua scuola.

Ritornò però presto dietro la
macchina da presa e nel 2001 usciva La città incantata che in patria ripeté l'ormai consueto rituale di successi presso la critica e il pubblico, ma lo stesso avvenne nel resto del mondo (tra i premi vinti l'Orso d'Oro al Festival di Berlino e l'Oscar 2003 per il migliore lungometraggio di animazione).



Nel 2004 Miyazaki ha partecipato alla 61a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia col suo ultimo film, Il castello errante di Howl, tratto da un libro di Diana Wynne Jones.



Dal 2008, co
n Ponyo sulla scogliera, presentato in anteprima alla 63a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, lo Studio Ghibli diviene l'unico studio d'animazione giapponese ad usare tecniche di disegno tradizionali per i suoi film, volendo così contrastare l'uso della
grafica computerizzata.

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"Bisogna avere in sè il caos
per partorire una stella che danzi"


F. Nietzsche